Annunciando che Ferrara sarà la prossima tappa di “Bere Meglio”, l’iniziativa condotta da Fipe in collaborazione con Federvini, tesa a dare a tutti gli operatori una preparazione che consenta loro di far fronte in modo adeguato al ruolo e alle responsabilità che questo comporta, Fiore ha commentato: “Abbiamo programmato a brevissimo una tappa a Ferrara di questa iniziativa perché, evidentemente, lì c’è un’emergenza da tamponare. Da quando il progetto è partito, ovvero dall’inizio dell’ anno, abbiamo già formato centinaia di operatori, insegnando non solo il rispetto della legge, ma anche a riconoscere chi, pur avendone diritto per età, non è il caso che beva ulteriormente perché già alterato o per altri impedimenti. Lo faremo anche a Ferrara”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la dichiarazione di Matteo Musacci, presidente di Fipe Ferrara: “Comportamenti come quello della barista di Ferrara offendono e danneggiano anche noi, oltre naturalmente ai ragazzini e le loro famiglie. Il ruolo sociale di noi gestori è importantissimo e ne siamo ben consapevoli. La nostra Associazione aderisce fin da questo momento a “Bere Meglio”. Siamo, infatti, convinti che i pubblici esercizi siano il luogo ideale della socialità e della convivialità e non debbano diventare i luoghi del cinismo e dello “sballo”".

 

Segnaliamo anche il testo del post dal suo profilo Fb  con la decisa presa di posizione del direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban contro chi non rispetta le regole:  

"Questa mattina (18/11 ndr) il Comitato Nazionale dei Direttori Confcommercio e' riunito presso la comunità di SanPatrignano. Un luogo dove attenzione e rispetto alla persona sono colonne portanti della loro missione. Bene, in questo contesto irrompe la notizia della chiusura di un locale a Ferrara perché sono stati somministrati alcolici a minorenni (ragazzini). Non posso tacere di fronte a questo fatto. Lo dico da genitore, lo dico da cittadino ferrarese lo dico da Direttore di Ascom Confcommercio Ferrara bene ha fatto la madre di quella bambina a denunciare l'accaduto, bene ha fatto il Questore Sbordone a CHIUDERE il locale. Fare impresa significa anche assumersi delle responsabilità verso la comunità dove si vive. Quella non è un'impresa che noi vogliamo rappresentare!"

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