Informazione e Formazione per comprendere il rapporto tra banche e giovane impresa: fa centro il convegno "50 Sfumature di Credito" - ideato e promosso dai Giovani Imprenditori di Confcommercio provinciale, con il supporto di Ascom Ferrara e con il patrocinio del Comune di Ferrara, della Provincia e della Camera di Commercio e sponsor Carisbo, Cofiter, Holiday Village Florenz e McDonald's - giovedì pomeriggio (21 febbraio) presso la sala dei Comuni al Castello Estense di Ferrara. Una platea attenta e qualificata di imprenditori, alla presenza dell'assessore comunale alle Attività Produttive Deanna Marescotti, ha dunque preso parte ad un pomeriggio di lavoro sui temi caldi dell'accesso al Credito e sul quale è intervenuto il presidente provinciale Ascom Giulio Felloni nel suo saluto: "Il ruolo delle banche è fondamentale nel sostenere la nascita e l'esistenza delle imprese specie di quelle giovanili ed al femminile. Un territorio per avviarsi ad una ripresa concreta deve poter contare su un appoggio ad idee e progetti innovativi e creativi. Ascom con tutta la sua struttura è pronta a dare il suo sostegno a partire dalla consulenza fino all’intervento delle cooperative di garanzie: Questo territorio e le sue risorse umane hanno bisogno di fiducia dalle istituzioni, dagli amministratori pubblici e dal sistema bancario". 

Il pomeriggio è entrato nel vivo con le considerazioni della presidente provinciale del gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Simona Salustro: "La nostra priorità con questi appuntamenti, alla terza edizione, è fare formazione ed informazione nel contempo. Oggi è necessario fare sistema e proporre strumenti operativi. Il convegno ha affrontato il tema caldo del credito ma non si ferma certo ad una semplice enunciazione di rito quanto piuttosto offre proposte concrete: ad esempio quella di realizzare piani di business precisi e puntuali". Poi il pomeriggio è entrato nel vivo con la verve di Luigi Furini, giornalista economico ed autore del best seller "Volevo solo vendere la Pizza": "Nel mio libro  - ha esordito Furini – ho voluto raccontare la mia relazione travagliata con il mondo bancario e la burocrazia ed ho cercato di individuare i granelli che impediscono alle aziende di decollare. Nonostante tutto dico ai giovani imprenditori di provarci lo stesso, di non arrendersi mai e voglio aggiungere un consiglio: tenere costantemente monitorati i costi (fissi e del personale) che maggiormente incidono sulle imprese".

Adriano Maestri, direttore regionale Intesa San Paolo Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise ha avuto compito di illustrare il ruolo delle banche :”C’è un’ interesse comune affinchè le imprese si sviluppino ed abbiano dei fondamentali stabili. Per la nascita di un impresa occorre l’idea imprenditoriale, una valutazione corretta del mercato in cui l’impresa si muoverà, un ipotesi di piano sulle necessità di cui abbisogna e del potenziale che può esprimere facendosi aiutare in particolare modo da associazioni di categoria, professionisti e banche ed ovviamente non può far tutto questo senza mettere in gioco propri capitali di rischio. Il nostro gruppo ha creato un sito ad hoc per le neo imprese che parte da tre concetti: pensala, creala e finanziala”.

A Federico Canella, consulente d’impresa, il compito più formativo del pomeriggio: “La realizzazione - ha spiegato - di un piano di impresa è più utile all’imprenditore che alla banca: questo perché pianificare la propria attività consente di prendere decisioni e simularne gli effetti. I costi li decide l’impresa ma i ricavi li decide il mercato” ha concluso Canella.


platea2102La platea con una panoramica degli intervenuti 


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Da sinistra Giulio Felloni e Simona Salustro

 

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