La pandemia, nei suoi pesanti contraccolpi, dopo due anni è stata sostituita dal peso dell'inflazione e dall'emergenza energetica, con costi talmente insostenibili che mettono realmente in discussione l’esistenza delle imprese nei centri storici così come nelle periferie. La stima - impressionante - è il rischio che da qui a sei mesi in Italia, così come nella nostra provincia, possano chiudere il 10% dei pubblici esercizi sopravvissuti alla pandemia.
La strada intrapresa dal Comune di Ferrara di bandi ad hoc – in particolare contro il caro energia - ci vede pronti a collaborare ed a segnalare, in fase di stesura, le esigenze primarie del Commercio, Turismo e Servizi. In questo momento è essenziale attivare e condividere tutti gli strumenti economici e legislativi per permettere alle attività di vicinato di poter passare questo momento particolarmente delicato.
Nonostante tutto questo (con un’inflazione che mostra continui segni al rialzo e consumi in flessione) i prezzi medi nella ristorazione (settembre 2022) sono aumentati solo del +5,9% rispetto allo stesso mese del 2021. E rimangono ben sotto la soglia dell’inflazione annuale che ad ottobre in previsione potrebbe toccare il +9,8%. I nostri operatori del Terziario dunque stanno assorbendo di fatto l’enorme aumento dei costi energetici e delle materie prime.
In particolare mi auguro che si lavori nel futuro bando d’intesa con la Camera di Commercio per sostenere anche il tema particolarmente pressante del capitolo affitti negli immobili a proprietà privata e che, più in generale, i proprietari di immobili possano venire incontro ai propri inquilini con azioni di calmieramento degli affitti, come ossigeno indispensabile alle imprese.
In un città come Ferrara di chiara matrice artistica e turistica, accogliente ed ospitale, il centro deve essere assolutamente il biglietto da visita più affascinante. Un bando in previsione e che ci auguriamo arrivi il prima possibile, suggeriamo sia trasversale: e mi riferisco all’ intera filiera delle attività di prossimità del Terziario: dal bar al negozio di abbigliamento, dalla panetteria al ristorante, dal ricettivo al libero professionista.

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