"Una serata costruttiva che ha permesso di approfondire le diverse posizioni espresse dagli otto candidati sindaco a Ferrara e come nella logica e nella tradizione di Ascom Confcommercio quindi di offrire, in modo equilibrato e completo,  ai nostri associati nel commercio,  servizi e turismo un quadro delle diverse posizioni espresse" così ha commentato il presidente provinciale dell'Associazione di via Baruffaldi, Giulio Felloni.
L' appuntamento - nella sala conferenze, gremita, dell'Ente Camerale - era promosso e organizzato da Ascom Confcommercio Ferrara e ha visto la presenza degli otto candidati sindaci - Alberto Bova (Italia in Comune Ferrara Concreta), Aldo Modonesi (Partito Democratico, Insieme, Gente AModo, FrAzioni), Giorgio Massini (Ferrara Libera), Alan Fabbri (Lega, Ferrara Cambia, Ferrara Civica, Fratelli d'Italia e Forza Italia -Rinascimento), Tommaso Mantovani (Movimento 5 Stelle),  Roberta Fusari (Azione Civica, Coalizione Civica, + Europa), Andrea Firrincieli (InnovaFe), Francesco Rendine (GOL Giustizia Onore Libertà)  - ed è stata moderata dal direttore generale Davide Urban. Nella sua introduzione il presidente Felloni ha presentato i punti focali che gli imprenditori si aspettano ed auspicano dalla futura amministrazione e in particolare ha puntato sulla necessità "di un cambio di passo,  di un cambio di mentalità che veda sempre di più gli imprenditori interlocutori protagonisti delle scelte di questa città, non di scelte prese dall'alto ma condivise in un clima di dialogo e rispetto reciproco" come ha sottolineato Felloni. Dopo un primo giro di pareri degli aspiranti  primi cittadini sull'intervento programmatico, poi è stato il turno delle domande che sono state poste la prima da Zeno Govoni (albergatore) presidente provinciale di Federalberghi Ascom Ferrara che ha chiesto ai candidati come misurare gli eventi  per fornire quindi azioni ed elementi che siano chiari ed oggettivi per analizzare ed incrementare il turismo. Il secondo quesito è stata invece posto da Federica Sandri (architetto libera professionista) referente di Terziario Donna che ha voluto e centrare la sua attenzione sul futuro dell'Università di Ferrara,  sul ruolo dei giovani e delle donne al fine di un loro inserimento sempre più stabile nel tessuto produttivo della città interrogando gli otto candidati e chiedendo loro misure attuabili.

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