I risultati delle prime due settimane di saldi estivi, raccolti attraverso l’indagine congiunturale condotta da Confcommercio Emilia Romagna attraverso il Centro Studi Iscom Group,evidenziano segnali di stabilità rispetto allo scorso anno. Il monitoraggio è stato realizzato su un significativo panel di imprese commerciali della regione, composto da punti vendita di beni per la persona, in particolare abbigliamento e calzature (90%).
L’indagine ha evidenziato che per il 24% degli operatori le vendite sono in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il 36% ha rilevato una sostanziale stabilità. Il 21% degli intervistati ha dichiarato un calo delle vendite, peraltro contenuto entro una flessione del 10%.
A due settimane dall’avvio delle vendite di fine stagione – commenta Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio e Federazione Moda Italia di Ferrara -  anche in città gli operatori tracciano un quadro generale di sostanziale stabilità, con un soddisfacente movimento nei negozi, anche se molte volte la visita non si traduce necessariamente in acquisto: solo le prossime settimane, potranno confermare questo trend. Purtroppo la stagione primaverile è stata davvero difficile e fredda ed ha congelato, tra maggio e giugno , le vendite"
Gli operatori sostengono di avere avuto una sensibile diminuzione delle vendite primaverili causa maltempo: il 93% degli intervistati dichiara di avere subito un calo mentre il 56% dichiara la diminuzione delle vendite superiore al 10%.
Ritornando ai Saldi tradizionali: (iniziati lo scorso 6 luglio e che termineranno il 3 settembre) il 49% degli operatori indica nel primo weekend il picco delle vendite. Il 35% ha venduto di più durante le giornate infrasettimanali, mentre il 22% ha segnalato un andamento omogeneo delle vendite in queste prime due settimane di saldi.
L’indagine conferma rispetto al passato una maggiore razionalità del processo di acquisto in saldo, che risponde a scelte programmate e ponderate: al quesito a risposta multipla sui comportamenti della clientela, il 38% degli operatori segnala che la clientela ha aspettato i saldi per comprare i capi estivi.  Favorita ovviamente la vendita di capi tipicamente estivi: dalle t-shirt ai costumi e ai bermuda nell’ abbigliamento, ai sandali nelle calzature.
Il valore della spesa media pro-capite è leggermente aumentato per abbigliamento e calzature rispetto all’anno scorso; nel 2019 il valore della spesa media pro-capite nei punti vendita di beni per la persona è di 82 euro, in linea rispetto al dato 2018. Se si considera che il nucleo medio familiare in Emilia Romagna è composto da 2,21 componenti (Fonte: ISTAT dati al 31/12/2017) la spesa per famiglia è di circa 181 euro. Gli acquisti si sono polarizzati sulla fascia media di prezzo.
La maggioranza degli operatori commerciali intervistati (63%) preferirebbe inoltre spostare a fine luglio l'inizio ufficiale dei saldi. Infine una considerazione sulla concorrenza senza freni dei giganti del commercio on line: "Serve con urgenza un sistema di regole che che assoggetti l'e commerce alle stesse imposte dei negozi tradizionali. Le attività di vicinato significano relazione, fiducia ed una vendita assistita senza contare l'effetto di sicurezza sociale che rappresenta nel tessuto cittadino una vetrina funzionante ed illuminata" conclude il presidente Felloni.

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