I risultati delle prime due settimane di saldi estivi, raccolti attraverso l’indagine congiunturale condotta da Confcommercio Emilia Romagna attraverso il Centro Studi Iscom Group, evidenziano - seppur con una doverosa prudenza - primi segnali confortanti. Il monitoraggio è stato realizzato su un significativo panel di imprese commerciali della regione, composto da punti vendita di beni per la persona, in particolare abbigliamento e calzature (95%).

L’indagine regionale ha evidenziato che per il 31% degli operatori le vendite sono in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il 47% ha rilevato una sostanziale stabilità. Il 22% degli intervistati ha dichiarato un calo delle vendite, peraltro contenuto entro una flessione del 10%.

A due settimane dall’avvio delle vendite di fine stagione – spiega Giulio Felloni Presidente di Federazione Moda Italia della Provincia di Ferrara – gli operatori tracciano un quadro generale stabile con qualche riflessione da fare rispetto all’incertezza e complessità  dell’attuale congiuntura economica. C'è molto movimento nei negozi bisognerà però avere conferme nelle prossime settimane, in particolare dai primi di agosto.  per poter avere indicazioni per un cauto ottimismo. C'è molta aspettativa tra gli addetti ai lavori che si lasciano alle spalle una stagione primavera/estate deludente”.

L’indagine a livello regionale conferma la razionalità del processo di acquisto in saldo, che risponde a scelte programmate e ponderate: Il 28% degli operatori segnala che la clientela ha aspettato i saldi per comprare i capi estivi. E il 26% entra, guarda, ma aspetta ulteriori ribassi per acquistare, pur nel rischio poi di non trovare gli articoli desiderati. I clienti che acquistano in queste prime settimane di saldi comunque hanno un atteggiamento di attenta valutazione dei prezzi (21%). 

Favorita ovviamente la vendita di capi tipicamente estivi: dalle t-shirt ai costumi e ai bermuda nell’abbigliamento, ai sandali nelle calzature.

Il valore della spesa media pro-capite è leggermente aumentato per abbigliamento e calzature rispetto all’anno scorso; nel 2018 il valore della spesa media pro-capite nei punti vendita di beni per la persona è di 80 euro, rispetto ai 70 del 2017. Se si considera che il nucleo medio familiare in Emilia Romagna è composto da 2,21 componenti (Fonte: ISTAT dati al 31/12/2017) la spesa per famiglia è di circa 177 euro. Gli acquisti si sono polarizzati al momento sulla fascia media di prezzo. I saldi in Emilia Romagna si concluderanno il 4 settembre.  

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