Dunque si parte: è stato presentato stamani (3 aprile) di fronte agli operatori di settore balneare e turistico nella sede dell'amministrazione comunale di Comacchio il progetto operativo di difesa della Costa.
Ad illustrare i dettagli il dirigente responsabile di Bacino Claudio Miccoli alla presenza dell'assessore regionale Paola Gazzolo e del primo cittadino di Comacchio Marco Fabbri. "Voglio ringraziare l'assessore regionale e la direzione tecnica  - ha commentato Gianfranco Vitali presidente di Ascom Comacchio da sempre impegnato nella sensibilizzazione su un tema assolutamente strategico per la salvaguardia e lo sviluppo della  Costa - per le presentazione estremamente puntuale di questo progetto innovativo. Siamo sulla strada giusta ed è importante accelerare i tempi, perché questo è e rimane un tema fondamentale per la salvaguardia e lo sviluppo così come il coordinamento tra i diversi assessorati regionali coinvolti e con il mondo della Pesca" riprendendo elementi dell'intervento del sindaco così come dalle pressanti richieste degli operatori del settore balneare.
Il piano prevedrà una fase di test in una delle tre aree individuate nella zona dei Lidi Nord prevedendo la posa sommersa nei varchi delle scogliere di strutture piramidali (complessivamente oltre una ventina, definite opere sommerse permeabili) che dovrebbero avere una molteplice effetto benefico" Evitando almeno in parte l'ingressione marina e dall'altro favorendo il riequilibrio ambientale ed ittico;  la fase di test dovrebbe realizzarsi a partire dalla fine di settembre ed arrivare a conclusione per la fine di ottobre con un primo intervento del costo complessivo di oltre mezzo milione di euro" come ha spiegato Miccoli. Seguirà una fase di controllo dei dati bioambientali ed erosivi per poi estendere tali tecnologie (dette Tecnoreef) a tutta la costa dei Lidi di Comacchio adattandole caso per caso.  "In vista dei cambiamenti climatici che vediamo ormai quotidianamente - aveva spiegato in apertura l'assessore Gazzolo - dobbiamo mettere in campo interventi visti nella loro unicità ma essere assolutamente organici a piani di difesa della costa e del territorio in un’ottica assolutamente lungimirante. Ora è necessario un salto di qualità importante".

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