La Federazione Italiana Pubblici Esercizi organizza un piano di incontri in varie regioni italiane per illustrare nel dettaglio il primo storico Contratto Nazionale di Lavoro per il settore. L'appuntamento è stato occasione per presentare un quadro aggiornato dei dati occupazionali relativi ai lavoratori dipendenti a Ferrara e provincia: 3.467gli addetti tra bar e ristoranti, di cui 1.993 sono donne (il 57,5%).

 Ferrara, 3 maggio 2018 - Poche settimane fa, dopo una lunga e complessa negoziazione, è stato firmato il primo Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti dei settori dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione Collettiva e Commerciale e del Turismo.Fipe, tra le firmatarie dell'accordo, promuove ora un programma di incontri nelle varie regioni italiane per spiegare nel dettaglio, direttamente sul territorio, i contenuti del nuovo CCNL e cosa comporterà per i lavoratori del settore.

"Un punto di partenza per definire un nuovo modello di relazioni sindacali" questo in  sintesi il senso politico del nuovo Contratto  Nazionale dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione collettiva , Commerciale e del Turismo presentato oggi (03/05) in sede Ascom a Ferrara. 
 
A Silvio Moretti, direttore nazionale dei Servizi della FIPE Confcommercio il compito di illustrare agli operatori del settore ed ai loro collaboratori le novità salienti della nuova piattaforma contrattuale giunta - dopo un confronto ampio, articolato e franco - alla firma delle Parti Sociali lo scorso 8 febbraio: "Diversi i punti salienti: mi preme sottolineare la maggior flessibilità dell'orario e la riduzione dello stesso per i nuovi assunti. Senza contare ad esempio che la nuova intesa avrà un valore quadriennale e non più  triennale, dando così una prospettiva di accordo più lungo e quindi di maggior stabilità al settore. Ultimo ma non certo per importanza un aumento significativo dei compensi che arriverà a regime ai cento euro lordi, inoltre gli scatti di anzianità non incideranno su TFR e 14esima. Insomma ci sono meccanismi di compensazione che trovano un giusto equilibrio tra le imprese ed i dipendenti". 
Un contratto che come aveva sottolineato Matteo Musacci presidente regionale della FIPE nel suo saluto "Riesce a valorizzare a  il ruolo centrale della Persona fondamentale nel nostro settore". Un appuntamento che il direttore generale Ascom Ferrara Davide Urban sottolinea : "E' un incontro importante perchè la ristorazione rappresenta un settore vitale e reattivo anche alla luce del quadro ancora complesso per la nostra economia  emesso oggi dall'ente camerale. Un settore  che offre spunti significativi e per il quale è fondamentale avere questo strumento contrattuale". 

Nel corso dell'incontro sul nuovo Contratto nazionale Fipe ha presentato i dati aggiornati sull'occupazione dipendente nei pubblici esercizi di Ferrara e provincia: dei 3.467lavoratori operativi in bar e ristoranti (il 4,5% degli addetti della regione), 1.993 sono donneil 57,5%. Per quanto riguarda la tipologia di contratto il 28,0% (969) è a tempo indeterminato, mentre il 72,0% dei contratti (2.498) è part time. Sul fronte della nazionalità, 2.546 addetti (il 73,4%) sono di nazionalità italiana, mentre i lavoratori stranieri sono 921.

Lo scenario complessivo regionale dell'Emilia Romagna vede invece 76.781 addetti impiegati, di cui 58.180 a tempo indeterminato (il 75,8%), e 4.259 stagionali (il 5,5%). I contratti part time sono 51.121, il 66.6%. Le donne impiegate nella ristorazione a livello regionale sono 49.364 (il 64,3%), mentre i lavoratori di nazionalità straniera sono 19.290 (più del 25%).

Il nuovo contratto è stato firmato per la parte datoriale dai rappresentanti di Fipe, Angem, Legacoop Produzione e Servizi, in rappresentanza della quasi totalità delle imprese del settore, mentre per la parte sindacale è stato firmato dai rappresentanti di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL.

"Il nuovo CCNL, indipendente e svincolato dai contratti precedenti, ha un campo di applicazione che interessa oltre un milione di addetti di un settore dove operano più di 300.000 imprese con un fatturato di oltre 80 miliardi di euro - dichiarano dalla Fipe nazionale -. Ci proponiamo di presentare i contenuti di questo storico accordo alle associazioni di categoria presenti sul territorio, che operano a contatto diretto con i lavoratori: l'obiettivo è di fornire un'informazione puntuale e chiarire eventuali dubbi sul nuovo contratto di lavoro di riferimento, il primo dedicato al settore del fuoricasa italiano. Siamo certi che le importanti innovazioni previste potranno garantire una maggiore flessibilità operativa, favorendo quel recupero di produttività necessario per sostenere gli investimenti migliorativi e rafforzare lo sviluppo di un settore chiave dell'economia italiana".

Il nuovo CCNL si rivolge in particolare a bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense scolastiche ospedaliere e aziendali, grandi aziende della ristorazione commerciale multi localizzata, imprese della ristorazione collettiva, cooperative della ristorazione, stabilimenti balneari, discoteche, sale giochi. Tra i punti principali dell'accordo figurano un aumento in busta paga di 100 euro a regime, rafforzamento dell'assistenza sanitaria integrativa, durata quadriennale e importanti innovazioni mirate al recupero di produttività.

A fronte del proliferare di forme di dumping contrattuale, ovvero di contratti firmati senza un'adeguata rappresentanza, il nuovo CCNL siglato da Fipe mette in evidenza l'importanza di allargare gli strumenti di welfare per migliorare la qualità del lavoro e dei servizi nel settore. A questo proposito il nuovo accordo ribadisce inoltre l'obbligatorietà all'iscrizione al fondo di assistenza sanitaria integrativa Fondo Est delle aziende che applicano tale contratto, e stabilisce il diritto irrinunciabile dei lavoratori all'erogazione delle prestazioni sanitarie fornite dal Fondo stesso. Per quanto riguarda lo scenario delle iscrizioni dei dipendenti al Fondo Est per l'assistenza sanitaria integrativa, nel territorio di Ferrara risultano iscritti 2.077 lavoratori dipendenti (con una copertura del 92,8%) e 326 imprese della ristorazione.

Torna su