"Siamo certamente soddisfatti dell'attenzione che i musei internazionali (New York, Dallas, Parigi) dedicano ad alcuni preziosi reperti archeologici  di Spina (custoditi all'interno del Museo Archeologico di Ferrara in palazzo Costabili). Siamo lusingati come cittadini della risonanza che avuto sulla trasmissione televisiva  Superquark il mistero della nave romana posta all'interno del museo di palazzo Bellini a Comacchio, ma è il momento di fare un passaggio in più - argomenta il presidente di Ascom Comacchio Gianfranco Vitali - ritengo che se avessimo un nostro polo museale forte posto tra palazzo Bellini e lo spazio espositivo del settecentesco Ospedale degli Infermi, Comacchio e la sua costa avrebbe una bella carta culturale da giocare sul turismo di qualità.

In particolare sarebbe opportuno che nella città dei Trepponti tornassero quanto prima almeno in parte i reperti della necropoli di Spina: testimonianze proprio da allestire nell'Ospedale degli Infermi. Quest'ultima è una collocazione pronta, da valorizzare ed interessante permettendo nel contempo un'ampia visibilità ad un patrimonio che offre un richiamo museale certo e concreto a turisti e studenti. Anche dal punto di vista marketing sarebbe utile lavorare su questi aspetti archeologici per incrementare l'offerta. Ed in questa ottica aggiungo sono davvero curioso di sapere quando potrà essere finalmente visibile al grande pubblico lo scafo della nave mercantile romana da anni sottoposto a restauro conservativo. Se tale scafo fosse ammirabile il prestigio del suo  carico (già ora esposto) aumenterebbe ulteriormente presentando un reperto dal valore eccezionale. Insomma questo territorio offre delle ricchezze autentiche: il mio auspicio è che possano trovare degna collocazione a Comacchio e pienamente fruibili" conclude il presidente Vitali.

Torna su