"Purtroppo siamo arrivati al gioco dello scaricabarile - commenta con amarezza Giulio Felloni presidente provinciale Ascom Ferrara - Anche quest'ultimi aumenti (in media un impennata tra il 13 ed il 14% rispetto al 2012) previsti a dicembre sulla Tares (Tassa Rifiuti e Servizi ) come riportato dalla stampa sono una potente mazzata data sulla voglia di ripresa degli operatori del terziario e sui consumi delle famiglie.  Gli imprenditori ed i cittadini non vogliono sapere chi ci guadagna e chi no (se lo Stato, se la Regione oppure il Comune ....) ma dovranno fare i conti ancora una volta con tasse sempre più voraci che mangiano ogni risparmio. Tutti i politici sembrano voler lavorare per abbassare la pressione fiscale e poi in realtà questo puntualmente non avviene. E' un carico insopportabile che peserà ulteriormente sui portafogli delle aziende e delle famiglie con conseguenze davvero pesanti. A fine luglio avevamo lanciato l'allarme segnalando la necessità di rimodulare la Tares realizzando meccanismi che potessero premiare, con sgravi ed incentivi, i comportamenti virtuosi delle aziende nel consumo, nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti.  Dove sono tali meccanismi ? Alle imprese che si muovono con correttezza e nel rispetto delle leggi è giusto venga riconosciuto un impegno concreto e non banale" auspica il presidente di Ascom.  
Un tema quello della Tares (poi a gennaio verrà assorbita dalla Service Tax) che vede anche le preoccupazioni della Fipe "L'introduzione della TARES avrebbe dovuto essere un'opportunità - spiega il presidente provinciale della Federazione dei Pubblici Esercizi, Matteo Musacci -  per rivedere la ripartizione dei rifiuti a seconda della categoria economica di appartenenza stilata dal DPR 158/99, ma in realtà non si è fatto altro che riportare gli stessi valori, completamente errati già da allora rispetto all'effettiva quantità di rifiuti prodotti. In più, nell'ottica di una coscienza sempre più sensibile al corretto smaltimento dei rifiuti, non si è preso in considerazione la possibilità di premiare quelle attività commerciali che praticano raccolta differenziata o resi del vetro, considerando quindi come un rifiuto ciò che rifiuto non è più". 
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