"L'informazione e la prevenzione nel consumo, sopratutto nei giovanissimi, degli alcolici - spiega Matteo Musacci presidente provinciale di FIPE Confcommercio - sono elementi fondamentali sui quali l'intero sindacato è impegnato. Per questo ritengo che dobbiamo lavorare con grande attenzione, consapevoli che al di la del nostro ruolo economico nel sistema ricettivo, è importante gestire con grande responsabilità e senso del sociale il nostro lavoro di pubblici esercizi".

Un'attenzione che viene dalla consapevolezza di rappresentare qualcosa come 800 associati (bar, ristoranti...) sul territorio provinciale. "In questo senso vogliamo fare chiarezza come Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi sul quadro normativo recentemente mutato: in pratica come ricordato dai nostri organismi nazionali, è definito il divieto di alla somministrazione di alcolici (anche da distributori automatici) ai minori di 16 anni. Inoltre è vietata la vendita di bevande alcoliche per asporto a chi non abbia ancora compiuto 18 anni. In pratica - prosegue Musacci - un esercente potrà somministrare al tavolo o al bancone una bottiglia di birra assicurandosi che il cliente abbia compiuto 16 anni, mentre se vorrà vendere la medesima bottiglia per asporto, dovrà assicurarsi che il cliente abbia più di 18 anni". Due situazioni distinte (la prima comporta un servizio, la seconda una cessione di beni) anche dal punto di vista fiscale: l'IVA infatti è al 10% se la bevanda alcolica viene somministrata al bancone, al 21% invece se viene ceduta per asporto. "Al di la delle norme, come Federazione abbiamo il compito di saper gestire con attenzione e sensibilità le situazioni che si presentano quotidianamente nei nostri esercizi. In particolare come FIPE Ferrara- conclude il presidente Musacci - intendo proporre corsi di formazione per i gestori, attraverso il nostro ente formativo ISCOM, dai primi mesi dell'anno prossimo per imparare ad affrontare le debolezze che possano causare gravi patologie o forme di pericolosa dipendenza (dal gioco all'alcol). Viviamo e lavoriamo su questo territorio e dunque intendiamo operare per il suo benessere complessivo".

 

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