“Sui giornali nei giorni scorsi – rammentano da Ascom   - si è parlato molto di un evento carnevalesco in notturna, alle porte di Cento, voluto fortemente e promosso tra gli altri dall’Amministrazione comunale. A questo proposito chiedo che cosa vogliamo fare davvero in centro storico a Cento da qui a fine anno?  Ma siamo davvero certi che Carnevale Notturno sia il modo più adatto a risolvere i  problemi che affrontano ormai da un anno gli oltre duecentocinquanta operatori commerciali di vicinato? - Marco Amelio, presidente Ascom Alto Ferrarese  pone una serie di interrogativi e prosegue - Il Carnevale in Notturna è finanziato con fondi pubblici Porfers allo scopo di rilanciare il centro storico come sostenuto dagli stessi  promotori in conferenza : ne prendiamo atto e di principio  siamo d’accordo con qualsiasi iniziativa  purché  sia orientata, nei fatti, a rivitalizzare il centro storico e le sue frazioni”.

“In conferenza stampa quando è stato presentato ufficialmente il Carnevale  Notturno abbiamo ascoltato   – ricordano da Ascom -  un netto impegno a favore del centro storico con iniziative di accompagnamento che dovrebbero coinvolgere  il  commercio di vicinato di Cento.  Invitiamo a rileggere  le dichiarazioni  e le parole  spese. Tutti sanno  che per organizzare eventi per  le strade cittadine occorrono tempi e modalità di confronto maggiori di quanto appaiono ora, a ridosso della manifestazione”  prevista per il 7 ed 8 giugno.

“Creare un evento con soldi di finanziamento pubblico con destinazione all’indotto del centro commerciale naturale significa – spiegano da Ascom  - portare una manifestazione che per logistica e  organizzazione si svolga davvero vicino al centro storico,  e sviluppare  azioni di marketing condivise  e concertate  per tempo nelle strade nel cuore di Cento.  Invece con preoccupazione assistiamo a un’operazione con interessamento di realtà ben diverse dal centro e dal suo commercio di vicinato a gestione spesso familiare.  Crediamo che il Notturno di Carnevale così strutturato - al di là del suo successo che gli auguriamo e dell’indotto che creerà  nel nostro centro - sia una mancata prova di sinergia.  Noi cercheremo sempre di fare comunque la nostra parte, dai negozi ai pubblici esercizi,  ma se si vuole davvero collaborare,  è giunto il momento di costruire un progetto di valenza culturale e commerciale che veda riunite  al tavolo con l’Amministrazione comunale e le Associazioni di categoria” concludono da Ascom. 

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