"Legalità. Mi piace": lo slogan scelto da Confcommercio per la giornata di mobilitazione nazionale contro la contraffazione fa centro. E proprio la scelta della legalità, della cultura della difesa dell'originalità e della salubrità è stata il focus del convegno, a Ferrara - presso la fondazione Flli. Navarra e grazie alla collaborazione della dirigente scolastica Roberta Monti - dal titolo "Buono, Genuino, Salutare è Legal Food": organizzato da Ascom e Confagricoltura in stretta sinergia con la Camera di Commercio. La mattinata coordinata dal direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban è stata un'occasione di sensibilizzazione per ricordare come tutti i settori siano coinvolti toccati dalla contraffazione e dall'abusivismo che va a danneggiare il lavoro e l'occupazione delle aziende oneste. 

Poi gli interventi dell'assessore provinciale Carlotta Gaiani (attività produttive e commercio): "La provincia è impegnata fortemente in un lavoro di prevenzione e diffusione della cultura della legalità. Sosteniamo con forza l'operazione un mare di legalità che rappresenta proprio uno sforzo in questa direzione" ed a seguire e seguito dal collega Stefano Calderoni (politiche agricole)" Necessario - ha spiegato Calderoni - creare un pool istituzioni, associazioni e Consorzi di Tutela per difendere al qualità dei nostri prodotti alimentari frutto di passione e di tradizione, prodotti che sono garantiti, certificati, tracciati"  I lavori sono stati preceduti dal saluto del Prefetto di Ferrara Provvidenza Raimondo che rivolta agli studenti in sala ha sottolineato: "Questa è ina battaglia di cultura e di legalità e voi dovete esserne i convinti ambasciatori. Le associazioni del Commercio sono un presidio importante e fondamentale al nostro fianco in questa battaglia quotidiana per riaffermare la legalità".  

"Ricordiamo - ha spiegato il presidente provinciale Ascom Giulio Felloni che il mercato della contraffazione brucia qualcosa come 110mila posti di lavoro e oltre 4 miliardi di euro di tasse e quindi è una “piaga” che va combattuta per imporre una cultura che sia per proporre una cultura che sia di legalità e di rispetto della veridicità e soprattutto della salubrità dei cibi e delle materie prime. L’industria del Falso è in mano, a monte, ad organizzazioni criminose che da un lato sfruttano in maniera inumana una manovalanza spesso minorile o comunque di disperati. I prodotti che ne risultano sappiamo con esattezza attentano la salute dei consumatori specie quando parliamo di capi, di giocattoli trattati con prodotti e vernici tossici oppure costruiti ed assemblati in modo pericoloso. Una situazione che diventa ancora più pericolosa se il prodotto contraffatto è un alimento o peggio ancora un farmaco. Esercitiamo un lavoro costante nel campo dell'informazione e prevenzione e cogliamo questo momento per ringraziare pubblicamente l'impegno delle forze dell'ordine nel tavolo di lavoro coordinato dalla Prefettura e dove sono presenti dall'Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, dalla Polizia di Stato alle Polizia della Provincia e dei Comuni".

Poi l'intervento del presidente provinciale di Confagricoltura Pier Carlo Scaramagli che si è centrato sulla difesa del prodotto agroalimentare: "E' sempre più necessario un preciso raccordo con le istituzioni per la valorizzazione dei prodotti alimentari ed il contrasto ai prodotti contraffatti che possono provocare danni alla salute ma anche danni in campo economico, E' doveroso operare per creare opportuni strumenti legislativi e di raccordo con le Istituzioni nazionali ed internazionali. E poi lavorare sulla ricerca di una precisa carta d'identità dei prodotti agroalimentari per una loro corretta collocazione oltre a favorire l'informazione". La mattinata si è conclusa con la relazione del segretario generale della Camera di Commercio Mauro Giannattasio: "L'industria del falso vale in Italia qualcosa come 6,9 mld di euro. Come è stato detto da Ascom voi ragazzi voi siete il presente oltre che il futuro è quindi è assolutamente necessaria la vostra collaborazione in questa battaglia di legalità. I giovani sono anticipatori del futuro. Il cambiamento e la condivisione sono elementi importanti. In questi ultimi dieci mesi sono nate oltre 520 imprese di giovani under 35. E' un segnale di positività ed intraprendenza che utile sapere che in questa battaglia di cultura della legalità è fondamentale poter contare su un imprenditoria sana ed onesta". 


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Il Prefetto di Ferrara Provvidenza Raimondo


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La platea

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