Il Ministero degli Interni fa chiarezza sul tema del controllo del Green Pass: ai gestori rimane l'obbligo del controllo del lascia passare sanitario mentre per quanto riguarda la verifica della identità si introduce il concetto della discrezionalità:
ossia gli esercenti non saranno tenuti a fare la verifica del documenti di identità in modo obbligatorio. ma sarà in base ad un loro valutazione laddove si rendesse necessario.  Per dare tutte le informazioni del caso a questo proposito è attivo il servizio Pronto Ascom di Ascom Confcommercio Ferrara chiamando il 0532.234216. 
"La circolare ministeriale  viene incontro alle richieste espresse dalla Fipe Confcommercio -  commenta Matteo Musacci vicepresidente  nazionale della Federazione dei Pubblici Esercizi e componente di Giunta Ascom Confcommercio Ferrara e prosegue - da subito avevamo sollevato con forza il nodo privacy rispetto al controllo dei documenti di identità sottolineando che i titolari di bar e ristoranti non sono certo dei Pubblici Ufficiali e che non hanno appunto alcuna titolarità per effettuare tali verifiche".  La circolare non prevede inoltre sanzioni a carico dell'esercente ( ma solo a carico del cliente ) qualora i controlli effettuati dalle forze dell'ordine riscontrassero difformità tra il Green Pass ed il documento (carta identità, patente...):  "E' una vittoria del buon senso a favore dei ristoratori che da marzo del 2020 hanno subito nel loro lavoro pesanti limitazioni e restrizioni. Questo chiarimento del Ministero permette inoltre di snellire, almeno parzialmente, le onerose procedure dei controlli per l'accesso all'interno dei locali" conclude Musacci.  
 
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