In questi giorni siamo di fronte ad uno snodo cruciale: il rischio ormai reale è di bloccare il Paese, un costo che le nostre imprese non sono in grado di sopportare.

Non è solo una questione economica ma anche psicologica e sociale che richiede una dose considerevole di responsabilità: c'è la necessità di ridare fiducia e speranza in un momento oggettivamente complesso.
Le annunciate e possibili chiusure delle nostre aziende in adeguamento alle norme sanitarie -  che stiamo assolutamente rispettando a tutela dei consumatori - nel periodo natalizio potrebbero essere un'autentica mazzata. Non c'è nulla di peggio di decisioni dell'ultima ora: le imprese  non sono interruttori che si accendono e si spengono come ha evidenziato il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli: hanno necessità di tempi per programmare gli acquisti e per gestire il personale.
La chiusura nei week end significa semplicemente affollare il resto della settimana spostando il nodo del problema. I provvedimenti governativi spesso hanno un sapore contraddittorio: lo stesso sistema cashback e la lotteria degli scontrini invitano le persone ad uscire, ma dall'altro poi si pensa di chiudere le stesse realtà commerciali nelle quali tali acquisti dovrebbero avvenire e che sono caricate di oneri bancari nei pagamenti elettronici. In definitiva una fase di permanente confusione e precarietà per gli operatori e per i consumatori.
Riteniamo  sia opportuno anzi necessario agire su un sistema puntuale di controlli sui flussi delle persone. E' necessario inoltre avere adeguati ristori sul modello tedesco che prevede il 75% dei mancati incassi rispetto ai mesi di novembre e dicembre del 2019. In conclusione questa fase implica la necessitò di scelte da un lato tempestive,  dall'altro attente a salvaguardare le attività. Noi imprenditori stiamo mettendo in atto tutte le nostre capacità per affrontare il futuro con cauto e ragionevole ottimismo. Le nostre imprese chiedono solo di poter continuare a lavorare per garantire sviluppo ed occupazione .
 
Giulio Felloni
Presidente Provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara 

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