In questa fase complessa che dura ormai dall'inizio di questo 2020, ritengo siano necessari interventi mirati precisi, e non burocratici,  da parte del  Governo, delle Regioni e delle Amministrazioni locali.

La situazione attuale porterà probabilmente ad una chiusura di molte attività in numerosi  settori economici. Ma la preoccupazione più forte è relativa alla fiducia che sta diminuendo e che porta , di conseguenza, ad una drastica riduzione dei consumi.  L'annuncio, in questa ore,  di un possibile lockdown natalizio ha avuto effetti devastanti rispetto alle imprese di ogni settore che vedono crescere esponenzialmente la precarietà rispetto alla possibilità di programmare i propri investimenti.  Ed il susseguirsi di anticipazioni o notizie infondate e spesso contraddette aggiunge preoccupazione confusione e instabilità.  
Alcune filiere come quella tessile e della moda stanno soffrendo - si va da contrazioni del 40% fino a picchi del 70% - anche per la mancanza di clienti stranieri. Il settore turistico sta rallentando ed in alcuni casi fermandosi come succede nelle città d’arte: gli hotel ed in generale il settore che riguarda l’ospitalità così come la ristorazione risentono della diminuzione delle presenze e questo anche nella nostra provincia. I luoghi di intrattenimento - come cinema, teatri e discoteche - hanno a che fare con restrizioni che li stanno mettendo in ginocchio.  Inoltre una protezione sociale (come la CIG) diversificata tra i dipendenti e lavoratori autonomi sta creando, in questi ultimi, ansia per il futuro. Ed a questo si aggiunge, con evidenza, la preoccupazione  trasversale per la salvaguardia del proprio posto di lavoro.
Nonostante tutto questo dobbiamo proseguire e lavorare positivamente con fiducia perché rientra nel DNA degli imprenditori che stanno cercando,  con la tenacia e la caparbietà che li contraddistinguono di superare un momento ,che mai si era vissuto in precedenza, impegnandosi nella propria attività con soluzioni innovative e originali.  
Occorre, e lo stiamo cercando di fare come Ascom Confcommercio,  affrontare questa situazione facendo Rete, non necessariamente con le stesse categorie,  ma allargando le connessioni tra le Attività imprenditoriali , le Banche, la Camera di Commercio e le Istituzioni Pubbliche.  Una partnership, anche a livello provinciale, che può avvenire seguendo un percorso costruttivo lontano da ogni forma  di individualismo e finalizzato al bene comune.

Giulio Felloni
Presidente provinciale Ascom Confcommercio Ferrara - Consigliere nazionale di Confcommercio 

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