Indagine Confcommercio Emilia-Romagna sui consumi nella stagione autunnale - spese d’autunno: dalle cartolerie all’abbigliamento segnali di stabilità per i consumi

Atteggiamento cauto delle famiglie negli acquisti autunnali (cambio stagione, libri e corredo scolastico). E' quanto emerge dall’indagine che Confcommercio Emilia-Romagna conduce ogni anno attraverso il Centro studi Iscom Group su un campione di negozi di cartolibreria,giocattoli, abbigliamento,calzature uomo, donna e bambino.

Le vendite di cartoleria e libri scolastici hanno avuto, anche a Ferrara, un andamento stabile rispetto all’anno scorso per ben il 60% degli operatori che hanno partecipato all’indagine. E un 26% ha indicato un incremento.

La spesa più alta per la scuola è quella per i libri: circa 215 euro di media per i libri nuovi e 121 euro per quelli usati; il valore varia in base al ciclo scolastico di riferimento (più basso per le medie più alto per le superiori). Lo scontrino medio per zaini o astucci è attorno a 55 euro, per il corredo scolastico è un po’ più basso e si attesta sui 40 euro.

La spesa media per famiglia per cancelleria, zaini e astucci considerando il nucleo medio familiare che in Emilia Romagna è composto da 2,2 componenti (Fonte: ISTAT dati al 31/12/2018), è di circa 210 euro, a cui si deve aggiungere la spesa per i libri dalle medie in su.

“Il rientro sui banchi di scuola – dichiara Medardo Montaguti, Presidente Nazionale e Regionale di Federcartolai – è un appuntamento importante con cui fare i conti ogni anno, che pesa non poco sul budget familiare. Il nostro impegno di operatori è quello di andare incontro in questo periodo alle esigenze delle famiglie, proponendo soluzioni di qualità e convenienti. I dati dell’indagine confermano che le nostre cartolibrerie sono ancora un punto di riferimento – prosegue Montaguti – grazie all’esperienza e alla professionalità dei negozianti di vicinato. Tuttavia occorre essere al passo coi tempi, ed investire di più sia sulla formazione degli imprenditori, sia sull’adozione di strumenti informatizzati per la gestione del punto vendita, in un’ottica di innovazione e personalizzazione del servizio”.

Stabilità anche nel settore dell'abbigliamento ad uso scolastico (come felpe, tute, t-shirts, sneakers): il 63% degli operatori, anche nel nostro territorio, segnala un inizio autunno all’insegna della stabilità. Il perdurare della bella stagione infatti anche in queste settimane non ha ancora innescato le vendite dei capi pesanti. “L’avvio dell’anno scolastico evidenzia uno scenario di sostanziale stabilità per il nostro settore - dichiara il Presidente provinciale di Ascom e Federazione Moda Italia a Ferrara, Giulio Felloni – in linea con quanto accade in regione. Come sempre i gli acquirenti apprezzano la professionalità ed il livello di servizio che contraddistinguono l’esperienza di acquisto nel negozio di vicinato: questi i fattori che fanno preferire la vendita tradizionale a quella online. E’ quindi necessario proseguire nella formazione di alto livello per imprenditori e consulenti di vendita e nell’introduzione nel negozio di tutti gli strumenti che l’innovazione digitale oggi propone”.
Lo scontrino medio è stabile rispetto all’anno scorso e si attesta per l’abbigliamento uomo/donna/bambino tra i 60 e i 65 euro. Il 16% degli operatori specializzati nella moda per bambini ha segnalato un aumento della spesa rispetto al 2018. La spesa media per famiglia si attesta tra i 120 e i 130 euro. Anche per il comparto abbigliamento si conferma la polarizzazione degli acquisti verso prodotti di qualità e alla moda o verso i prodotti di tutti i giorni, più sensibili al prezzo. Cresce negli anni la quota di operatori che segnalano un aumento costante delle vendite online anche nell’abbigliamento. 

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